Linkiesta – Dr. Cancellato

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Gentile Dr. Cancellato,

In riferimento al Suo articolo sui notai, relativo all’emendamento 46 al comma 289 della Legge di Bilancio, è forse opportuno chiarire alcuni punti.

Ciò che viene tralasciato dall’articolo è la funzione pubblica del notaio, derivante dalla legge. Tale aspetto pubblicistico dell’attività è a tutela dei cittadini, e non un mero privilegio “di casta”: l’attività notarile deve essere esercitata correttamente non solo a vantaggio del singolo cliente del notaio ma dell’intera collettività, in quanto far circolare un atto “fatto male”, ossia senza la dovuta cura e precisione, affrettatamente, nuoce all’intero sistema e mina la sicurezza dei traffici economici che, come si sa, sono collegati tra loro.

La certezza giuridica è un valore nazionale ed influisce sulla classifica del doing business, che si ripercuote anche a livello internazionale per la serenità degli investimenti anche esteri nel nostro Paese. E l’Italia non è in coda alla lista.

Da molti anni le disposizioni di legge non vanno verso la semplificazione dell’atto notarile ma riflettono una società sempre più complessa: se quarant’’anni fa la vendita di una casa si esauriva nell’indicazione delle parti, dell’immobile e del prezzo, oggi l’atto deve riportare i controlli sulla conformità catastale, sull’urbanistica, sull’identificazione dei mezzi di pagamento e su molto altro ancora, con menzioni articolate che sono il riflesso dell’attività svolta e che sono diversi per ogni atto. Insomma, per quanto il notaio possa essere organizzato, non potrà stipulare trenta compravendite ogni giorno: ci sono tempi “fisici” da rispettare.

Oltre certi limiti, il notaio non controlla adeguatamente, non parla con i clienti e non legge loro gli atti, tutto qui; e sono proprio i notai a verificare, in prima battuta e tramite i Consigli Notarili Distrettuali, se lo “stakanovismo” del collega è credibile o se si sconfina nell’illecito (e talvolta nel penale). Tale verifica è a tutela dei cittadini, per garantire loro che gli atti mantengano un elevato standard qualitativo.

I Consigli Notarili sono per legge deputati a tale controllo e, se rilevano una condotta illecita, interviene la Commissione di Disciplina, formata non solo da notai ma anche da un magistrato di Corte d’Appello. Contro la decisione della Commissione il notaio può ricorrere presso la Corte d’Appello e quindi in Cassazione. E’ quindi errato sostenere che tutto resta nelle mani dei notai, che orchestrerebbero la concorrenza a piacer loro.

Se costituzionalmente resta valida la tripartizione dei poteri di Montesquieu, il potere giudiziario deve restare indipendente da quello amministrativo.

Circa l’applicazione della normativa sulla concorrenza non si vede perché un organismo amministrativo come l’Antitrust e non la magistratura debba avere l’ultima parola: se si parla di applicazione della legge i giudici sono sufficienti. Ma soprattutto la norma in discorso mira ad eliminare i ricorsi pretestuosi di alcuni notai pseudostakanovisti, che cercano di organizzare la loro attività in forma di media impresa delegando a terzi attività che per legge devono essere compiute di persona dai notai stessi. Non ha caso il Governo e lo stesso MISE hanno dato parere favorevole all’emendamento.

Infine un cenno all’Europa, che non ha su tali aspetti direttive vincolanti e lascia invece liberi gli Stati membri. La politica ha sventolato per anni il vessillo europeo sulle tariffe professionali, sostenendo che la loro abrogazione era una richiesta europea: nulla di più falso.

Basti pensare al fatto che su 22 Paesi UE a sistema notarile analogo al nostro, solo l’Italia e l’Olanda hanno abolito le tariffe notarili. In tutti gli altri Stati valgono parametri vincolanti, che non sono tanto a tutela dei notai ma della qualità della prestazione, e quindi, in ultima analisi, dei cittadini.

Quanto sopra in funzione non polemica ma di mero chiarimento ed ausilio su aspetti professionali poco noti e che meritano talvolta ulteriori approfondimenti; il SISN presta costante attenzione ai Vostri articoli, apprezzandone la qualità ed i valori sottesi.

Con i migliori saluti,

Il Presidente del SISN SINDACATO SOCIALE NOTARILE
Edoardo Mulas Pellerano